La Slovenia vanta un’industria del gioco d’azzardo stabile e di gran successo, che esiste ormai da più di un secolo. Difatti, il primo casino in Slovenia fu costruito nel 1913, a Portorose (il Grand Casino Portorož) ed ottenne per primo e per la prima volta il permesso di operare attività legate al gioco d’azzardo. Una nota interessante, che vale la pena menzionare, è che il casino venne istituito con l’idea di aiutare a stimolare la vita sociale nella cittadina di Portorose e, dato il successo dell’operazione, nel 1924 il secondo casino di Slovenia vide la luce, quello di Bled (Casino Bled).
Durante il periodo delle due guerre mondiali, essendo la Yugoslavia un paese socialista, i due casino (quello di Bled solo durante la seconda guerra mondiale) videro le loro operazioni nettamente limitate in quanto un divieto generale di scommettere fu introdotto. Il divieto fu revocato solo nel 1962, quando, attraverso la legge sul gioco d’azzardo, scommettere fu dichiarato nuovamente legale. Le ragioni che portarono a questa scelta erano legate alla necessità di migliorare l’immagine della Yugoslavia, di portare il paese a riconoscimento internazionale, di incoraggiare il turismo così da far entrare moneta straniera. Fu così che i casino di Bled e Portorose riaprirono i battenti.
Le autorità locali, tuttavia, sempre a causa del modello politico in uso, ordinarono che queste strutture fossero messe a disposizione solamente degli stranieri, come luogo di intrattenimento dei turisti; fu così proibito ai locali di scommettere nei casino del loro territorio. A conseguenza di queste disposizioni e di tutta una serie di altre limitazioni, gli unici due casino che ottennero la licenza di operare, furono per l’appunto quelli già esistenti, che rimasero gli unici nel paese per circa 20 anni.
Solo dal 1984 le cose iniziarono a cambiare, così come stava cambiando la situazione politica in Yugoslavia, e poco a poco molti casino fiorirono in varie zone dell’attuale Slovenia – nel 1993 il paese contava già con 10 strutture. Inolte, dalla nascita della Slovenia come paese indipendente (nel 1991), anche agli sloveni fu permesso di visitare i casino, cosicchè il numero di giocatori continuava ad aumentare, mentre da oltre confine arrivavano sempre più visitatori anche grazie al fatto che la scelta iniziava a diventare varia, ampia e sempre più interessante. Questa tendenza non ha mai subito inversioni e ad oggi l’industria dei casino in Slovenia è molto sviluppata e, in combinazione con l’industria del turismo, aiuta il paese nella sua crescita costante.